Gestione del dolore cronico
Con il termine “cronico” si fa riferimento ad un sintomo persistente che non si è risolto nei tempi di recupero fisiologici. Spesso questo aggettivo può assumere erroneamente il significato di condizione irreversibile o grave, facendo scaturire nel paziente meccanismi di paura o apprensione, anche del movimento. E’ stato ampiamente dimostrato che, in questo tipo di disturbi, frequentemente il dolore non deriva da un reale danno biologico ma è il risultato di un’alterazione dei meccanismi neuro-fisiologici di controllo del dolore. Può capitare di sentirsi dire che si tratta di un problema di “somatizzazione” o “psicologico”, peggiorando la percezione che si ha della propria situazione. In questo caso, il nostro ruolo sarà quello di individuare e spiegare i meccanismi di persistenza del dolore, al fine di rendere consapevole il paziente del motivo per il quale continua a sentire male. La presa di coscienza e l’acquisizione di una maggiore consapevolezza costituiscono il primo passo efficace per migliorare queste problematiche. Il paziente verrà così accompagnato passo dopo passo in questo percorso di recupero impegnativo che non trova ancora sufficiente riscontro nella società odierna.